Araucaria araucana

Divisione: Gymnospermae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Araucariaceae
Genere: Araucaria
Specie: Araucaria araucana (Molina) K. Koch
Esemplari: 2 a dimora dal 1996

Araucaria del Cile
Vegeta nel Cile, nell’Argentina occidentale e meridionale; nei pendii delle Ande occidentali ad un’altezza tra gli 800 e 1.600 m formando foreste molto vaste.
Don Francisco Dendariarena che, per conto del governo spagnolo, era alla ricerca di legname per costruire e riparare le proprie navi, la portò alla nostra conoscenza nel 1780.
Ad introdurla in Europa nel 1795, attraverso i semi commestibili (grandi come mandorle e dal sapore simile a quello delle castagne), cibo usuale degli indios Araucani, fu il botanico scozzese A. Menzies, mentre il nome familiare di “Monkey puzzle – rompicapo delle scimmie” gli venne attribuito nel 1834 in Cornovaglia, dai giardinieri che la resero famosa e che contribuirono a diffonderla.
William Lobb, giardiniere, famoso cacciatore di piante per conto dei vivaisti Veicht di Exeter, nel 1840 durante una spedizione, riconobbe l’albero introdotto da Menzies; capì che poteva trovare diffusione in Europa come albero ornamentale e inviò, a sua volta, molti semi.
È un albero alto (raggiunge i 50 m), forte, con lunghi rami diritti che hanno foglie a base larga dure, di color verde scuro (nerastre quando invecchiano) e pungenti (lunghe 3 cm), che vivono dai 10 ai 15 anni, parzialmente sovrapposte fra di loro.
Si riproduce da seme benché anche il germoglio, se tagliato, può attecchire facilmente al contrario delle altre conifere.
Cresce nel terreno fertile, ben drenato, con molto sole e arieggiato; tollera sia il vento che la salsedine marina; è abbastanza resistente al freddo.
È una pianta dioica con coni globosi a forma di ananas che si formano dopo 20-30 anni di età della pianta; quelli femminili sono isolati sulla parte superiore dei rami terminali, mentre quelli maschili hanno forma allungata ed affusolata e sono riuniti in gruppi. La loro lunghezza varia dai 10 ai 18 cm; maturano dopo 2-3 anni, verso la fine di giugno e dalla colorazione verde iniziale ne deriva una brunastra.
Sulla parte più vecchia della spessa e grigia corteccia si notano delle rugosità dovute al distacco dei rami laterali. Le caratteristiche del legno sono di essere resistente, di possedere un colore giallo e molto resinoso.


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)