Thuja orientalis

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Cupressaceae
Genere: Thuja
Specie: Thuja orientalis L. – sin Biota orientalis (L.) Endlicher – sin Platycladus orientalis (L.) Franco
Esemplari: 2 a dimora dal 1996

Albero della vita o Tuia orientale
Oggi, la Tuia orientale, è considerata come appartenente al genere Platycladus.
Originaria della Cina, Giappone, Corea, fu introdotta in Europa nel 1752 e diffusa anche in altri continenti a scopi ornamentali.
Nel Giappone, dopo che la richiesta del suo legno per l’edilizia aumentò, a metà del secolo XVII vennero emanate leggi severe circa l’abbattimento di questo albero che venne utilizzato solamente dall’imperatore e per scopi religiosi (le altre specie salvaguardate erano la Chamaecyparis obtusa e la Chamaecyparis pisifera, la Sciadopitys verticillata, la Thujopsis dolabrata).
In Italia, è utilizzata principalmente a scopo ornamentale sia per formare siepi o barriere vista la sua adattabilità alla potatura.
Si adatta a molti tipi di situazioni pedo-climatiche prediligendo terreni freschi e umidi, l’esposizione a pieno sole.
La sua crescita però non è molto veloce: difatti la pianta difficilmente supera i 15 m di altezza.
E’ una specie rustica e, nelle varietà nane, può essere messa a dimora nei vasi.
Ha foglie verde scuro su entrambe le pagine poste su densi ramoscelli appiattiti. I coni blu-verdi, uncinati all’apice, diventano poi marroni.

Thuja orientalis ‘pyramidalis aurea’
Distribuita in Italia intorno al 1960 ha forma conica, stretta, che tende ad allargarsi. Il suo fogliame giallo-verde persiste anche in inverno.

Thuja orientalis ‘Compacta nana aurea’
Cultivar con un’altezza massima di 60 cm, con aghi giallo-verdi che diventano color bronzo in inverno.
Si ottenne nel 1865 da Henk & Hochst.
Gli esemplari di questa varietà piantati all’Orto botanico di Ome nel 1996 sono andati perduti.


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)