Larix

Larix decidua, a dimora dal 1996 (foto P. Bettoni 2010)Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Larix
Specie a dimora: Larix decidua

Antico nome latino derivante dal celtico lar = ricco, abbondante, probabilmente per la sua grande quantità di resina emessa dal tronco.
Secondo Dioscoride larix è il nome gallico delle resine.
Ci sono 10 specie di larici che vegetano nelle regioni fredde dell’Emisfero boreale.
Il genere Larix è caratterizzato da foglie decidue, aghiformi, molto tenere, inserite a gruppi di 20-40 su corti rametti e, per la maggior parte della specie, anche da foglie sparse su rami lunghi del primo anno.
I coni piccoli, eretti, non legnosi, persistenti sui rami, cadono ancora interi dopo un certo periodo dalla avvenuta maturazione.
Certe popolazioni primitive della Siberia considerano il Larix sibirica un albero cosmico lungo il quale scendono il Sole e la Luna sotto forma di uccelli d’oro e d’argento.
Accompagnano il larice diversi Suillus (il più noto è certamente il Suillus Grevillei), i Lactari e i Tricoloma.


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)