Pseudotsuga menziesii

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Pseudotsuga
Specie: Pseudotsuga menziesii (Mirbel.) Franco (= Pseudotsuga douglasii) (= Abies douglasii Lindl.)
Esemplari: 2 a dimora dal 1997, 3 a dimora dal 2015

Douglasia o Abete di Douglas
L’areale di questo albero è esteso nel Nord America; dalla Columbia britannica alla California; dai Monti Cascade dell’Oregon alla Sierra Nevada in California, fino al Nevada Occidentale. In America è chiamata “Oregon pine” (pino dell’Oregon) perché il suo legno somiglia a quello del pino.
Venne introdotta in Inghilterra nel 1827 dallo scozzese D. Douglas, singolare figura di cercatore di piante, sia per la London Horticultural Society che per il Giardino Botanico di Pietroburgo (dello zar).
Nella sua seconda spedizione nel Nord America, trovò la Douglasia che era già stata precedentemente segnalata da Menzies, portò i semi di quest’albero a Peter Collison che li mise a dimora nel suo giardino, per iniziarne la coltivazione.
Va ricordato che Archibald Menzies (anche lui scozzese, che ebbe il merito, assieme a Douglas, di sviluppare in America lo studio della botanica) era un naturalista che viaggiava a bordo del Discoverer e, prima ancora che Douglas nascesse, aveva già raccolto e descritto nuove piante da lui trovate lungo la costa occidentale dell’America.
Questo albero vegeta dai 600 ai 2.900 m di altitudine; può raggiungere un’altezza di 80-90 m e un diametro di 4 m. Tuttavia, è stato abbattuto un albero che era alto ben 117 m.
E’ diffuso, in Italia, sia a scopo ornamentale, sia per il rimboschimento che per la produzione di legno pregiato, specialmente nell’Appennino settentrionale.
Nella fascia montana troviamo vasti rimboschimenti di douglasia, mentre in Lombardia è stata usata per piccole piantagioni.
Questi alberi, se messi a dimora in zone battute dal vento c’è il rischio che la loro chioma possa venire danneggiata: si preferisce allora piantarli in gruppi. Sulle coste nord-occidentali del Pacifico e nei climi temperati o piovosi può formare foreste da solo o misto ad altre conifere (Tuia, Tsuga, Sequoia, Libocedro).
E’ assai longeva (può raggiungere un’età di 500-1000 anni) però predilige terreni freschi, fertili, profondi e acidi.
In America il suo legno di elevata qualità (con alburno biancastro, massiccio, senza nodi, durevole) è utilizzato per la costruzione di traversine ferroviarie, moli, imbarcazioni, serbatoi per industrie chimiche, in cantieri, per fabbricare mobili, infissi, porte, pavimenti, impiallacciature e compensati.
In Italia, è ugualmente apprezzato anche se non raggiunge la qualità di quello americano.
La douglasia è una pianta monoica, vigorosa, con la tipica forma conica; il tronco regolare, in giovane età presenta una scorza liscia, grigiastra portante le tipiche borse di resina profumata; quando è adulta ha una corteccia marrone scuro e più spessa.
Le foglie aghiformi, persistenti, color verde scuro, dense, appiattire sono lunghe 5 cm, presentano due strisce argentee al di sotto e crescono sparse sui rami.
I fiori femminili sono rossi (presenti sui rami dell’anno precedente) mentre quelli maschili sono gialli.
I coni femminili, lunghi fino a 10 cm, di forma ovoidale, giungono a maturazione nell’anno in cui si formano, hanno un color marrone chiaro, pendono e possiedono lunghe brattee sporgenti, ciascuna con tre lobi.
La var. glauca, ha un elevato valore ornamentale per il caratteristico colore verde grigio dei suoi aghi, da alcuni botanici è considerata una specie autonoma distinta dalla Douglasia oltre che per le foglie glauche, corte e meno flessibili, anche peri coni piccoli inferiori a 7 cm e per le brattee riflesse.
E’ originaria delle Montagne Rocciose, fino a 3500 m di altezza.
Cresce più lentamente, preferisce terreni più asciutti e poco profondi; è più resistente al freddo ed agli sbalzi di temperatura.

Pseudotsttga menziesii ‘fastigiata’
(Abies douglasii ‘fastigiata’ Knight ex Gord.)
Conosciuta fin dal 1858 questa pianta ha forma conica e sviluppo vigoroso, con ramificazioni dense, compatte e ascendenti.
Le gemme numerose ed i suoi corti aghi sono messi in modo ordinato a spirale.


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)