Pinus montezumae

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Pinus
Specie: Pinus montezumae
Esemplari: 1 seminato nel 2008 e a dimora dal 2011

Pino di Montezuma

La specie ricorda l’ultimo imperatore azteco Montezuma II (in lingua spagnola Moctezuma, in lingua nahuatl Motecuhzoma e si pronuncia Mo-tek-w-zo-ma, che significa “colui che diventa sovrano con rabbia”). Venne deposto e ucciso dai conquistadores spagnoli al comando di Hernan Cortez nel giugno del 1520.

Cresce spontanea in Guatemala e in Messico, dove popola ampie zone montagnose tra i 2000 e i 3200 metri. Il suo portamento elegante ha fatto sì che si diffondesse nei giardini di tutto il mondo.

L’esemplare presente all’Orto botanico di Ome è stato ottenuto dall’impiego di diversi semi interrati nell’aprile del 2008.

Il pino di Montezuma può raggiungere i 35 metri di altezza, e i grandi rami orizzontali gli conferiscono un portamento maestoso ed elegante.
Gli aghi, raggruppati prevalentemente in fascicoli di 5, sono lunghi 15-30 cm, hanno i margini leggermente seghettati e presentano stomi su entrambe le facce.
La corteccia è di colore grigio marrone, con incisioni profonde verticali e orizzontali. Negli esemplari giovani è invece bruno-rossastro, ruvida e squamosa.
Pianta monoica. I fiori maschili sono di colore viola e quando si aprono assumono il colore giallo del polline. I fiori femminili, disposti in grappoli, sono di colore rosso.
Le pigne coniche, giallo-marrone a maturazione, sono lunghe fino a 15 cm, leggermente curve, squamose con apice appuntito, singole o raggruppate.
Il legno, pesante e resistente, è utilizzato in edilizia, falegnameria e per la produzione di carta.
L’identificazione della specie è spesso problematica a causa della variabilità dei caratteri dei coni e delle foglie, e per la facilità di ibridazione con specie simili.