Cedrus deodara

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Cedrus
Specie: Cedrus deodara (Roxburgh) G. Don
Esemplari: 2 a dimora dal 1996

Cedro deodara o dell’Himalaya o Indiano
E’ nativo dei pendii nevosi dell’Himalaya che si estendono dall’ovest del Nepal all’ovest dell’Afganistan.
Nei paesi di origine ha notevole importanza religiosa, tanto che in sanscrito è chiamato “dava-darci” ovvero “albero degli dèi” o “Abete sacro indiano”.
In queste zone, tra i 2.000 e i 3.000 m, forma immense foreste che forniscono legname pregiato.
In India, come altri cedri, è considerato simbolo di fertilità ma anche di durevolezza.
Viene utilizzato, per il suo legno profumato, per edificare templi e palazzi; lo si usa anche per fare traversine ferroviarie e ponti.
Venne introdotto in Europa nel 1822 ed è utilizzato a scopo ornamentale per le caratteristiche della sua rapida crescita ed il suo valore estetico.
Solo nei terreni migliori (leggermente acidi, non compatti e profondi) dà buoni risultati come legname da opera, essendo una specie assai esigente. Richiede infatti climi miti e temperati, non sopporta ambienti freddi con inverni molto rigidi; preferisce una elevata umidità atmosferica ed è sensibile ad alcuni agenti che inquinano l’atmosfera.
Economicamente potrebbe risultare vantaggioso, se venisse utilizzato in piantagioni specializzate.
Cresce tra i 1.700 e i 3.000 m raggiungendo un’altezza di 65 m, con una larghezza di 8: per queste misure è la specie di cedro più grande.
Lo caratterizzano la forma espansa, il suo apice inclinato ed i suoi rami secondari penduli; quelli principali sono orizzontali.
La sua corteccia è nerastra con strette fessure; i fiori sono meno frequenti che sugli altri cedri; quelli maschili sono eretti e liberano in autunno il polline giallo, mentre quelli femminili sono verdi. I coni eretti maturano in due anni, hanno un colore bruno-rossastro e sono lunghi 7-10 cm.
Gli aghi giovani sono grigio-azzurri, diventano poi verde scuro e sono lunghi 3-5 cm raggruppati in rosette.
L’esemplare più imponente si trova presso “Villa Rossi” a Piovene Rocchetta (VI): ha una circonferenza di m 8,75 e un’altezza di m 26.


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)