Cedrus

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Cedrus
Specie a dimora: Cedrus atlantica, Cedrus brevifoliaCedrus deodara, Cedrus libani

Dal greco kédros = antico nome greco del cedro.
Vi appartengono 4 specie che si trovano nelle montagne delle regioni a Sud e a Sud-est del Mediterraneo (Monti dell’Atlante in Nord Africa) oltre all’Ovest dell’Himalaya.
Questa pianta ha ispirato in ogni tradizione simboli di immortalità e di eternità.
Nel Medioevo evocò il simbolo della Vita del Giusto.
Come risulta nelle prime antiche Costituzioni Camaldolesi, il cedro veniva piantato dagli eremiti ispirandosi al libro di Isaia, i quali abbinavano le sette virtù monastiche a sette alberi ed il cedro era per loro simbolo di distinzione in santità e sincerità.
In Libano simboleggia l’altezza incommensurabile della divinità.
In Cina era il simbolo dell’Amor Fedele e in Arabia gli attribuivano non solo una forza vegetativa eterna, ma anche un’anima che consentiva agli uomini di essere saggi, preveggenti e intelligenti; ovvero essere divini sotto forma di alberi.
Si narra, in uno dei più antichi scritti conosciuti, l’Epopea di Gilgamesh, che tale eroe sumerico, re della città di Uruk, per ottenere il legname necessario alla costruzione dei suoi profumati palazzi, non esitò a chiedere l’aiuto del dio-sole Samaser per poter uccidere un terribile mostro.
Esso si trovava a protezione della foresta sacra nel “Paese dove si taglia il cedro” ma il dio della terra – Enlil – per vendicarsi del disboscamento effettuato, fece morire l’amico fraterno del re, Enkidu.
Altra notizia curiosa è quella della grande nave funeraria, trovata accanto alla piramide di Cheope, costruita 5000 anni fa con il legno di cedro. Questo legno è a tutt’oggi apprezzato per la sua durevolezza, la resistenza ai tarli, la leggerezza e la sua capacità a deformarsi quel che basta per chiudere eventuali fessure: per questo è ancor oggi utilizzato per la costruzione delle scatole di sigari, che devono essere a perfetta tenuta stagna.
Il Cedrus si distingue dagli altri generi appartenenti alla famiglia delle pinacee, per i coni (pigne) generalmente ovoidali ed appiattiti all’apice, a forma di piccolo barile, che a maturità si desquamano, sfaldandosi.
Produce fiori monoici in autunno.
Ha, inoltre, aghi coriacei, persistenti ed inseriti a gruppi sui rami corti (brachiblasti).


(Testo tratto da
Orto botanico di Ome – Le conifere coltivate – Riconoscimento, storia, mito, leggenda,
di Maria Bianchetti e Antonio De Matola,
Regione Lombardia, Comune di Ome, Comunità Montana del Sebino, 2001)