Pinus leucodermis

Divisione: Gymnosperamae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Pinus
Specie: Pinus leucodermis Antoine
Esemplari: 1 a dimora dal 2009 e 1 a dimora dal 2011

Pino loricato, Pino di Bosnia
Simbolo del parco nazionale del Pollino, in Calabria, dove, appollaiati sulle scarpate, si possono ammirare splendidi esemplari isolati dalle forme scolpite dal vento. La datazione dei più antichi, quasi 1000 anni, li fa figurare fra gli alberi più antichi d’Europa.
La predisposizione per gli angoli impervi della montagna, possibile per lo straordinario vigore dell’apparato radicale, è causata dalla competizione con il faggio, che prende il sopravvento sui terreni meno difficili; questa “fuga” ha preservato molti esemplari dal taglio dell’uomo consentendo loro di raggiungere età ragguardevoli.
Nell’ottobre del 1993 la stupidità umana si è manifestata con l’incendio doloso di Zi’ Peppe, il più antico dei pini del Pollino. Da allora il pino loricato è una specie protetta.

Il suo areale è limitato in Italia all’appennino calabro-lucano, dove vive fra i 500 e i 2000 metri.
Studi recenti hanno rilevato una graduale espansione della specie che fa in una certa misura rientrare l’allarme per il pericolo di estinzione lanciato nel 1954.

Il Pinus leucodermis è presente anche il Albania, Bosnia e Grecia. E’ molto simile al Pinus heldreichii (Pino di Bosnia), tanto che le due specie sono spesso confuse o accomunate.

Il nome “loricato” deriva dalle piastre metalliche delle navi romane, dette appunto “loriche”, simili alle scaglie della corteccia fessurata degli esemplari adulti.

Può raggiungere l’altezza di 30 metri, ma nelle condizioni di forte esposizione agli agenti atmosferici spesso cresce in forma arbustiva o prostrata.
La chioma, verde brillante, è rada e i rami tendono ad avere portamento ascendente e in alcuni casi tabulare. Gli aghi sono riuniti in fascetti di due e persistono dai 3 ai 5 anni, sono lunghi 6-9 centimetri e larghi 1,5 mm.
I fiori maschili, gialli, sono alla base del germoglio; i femminili, rossi, crescono sull’apice.
Gli strobili, viola da giovani e poi marrone-giallo, maturano ogni due anni, sono lunghi 6-9 cm e larghi 2-3 cm.

Con il suo legno, molto resistente agli agenti atmosferici e alla salsedine, si costruivano i bauli per i lunghi viaggi in mare degli emigranti. Questa tenacia si manifesta anche nel processo di decomposizione e fa sì che molti esemplari continuino a ergersi sui costoni del Pollino nonostante non vegetino da molti anni.